I’m baaaaaaaaack! Periodicamente negli anni mi è
frullata in testa l’idea di tornare a scrivere qui, nel mio posticino, è un po’
come la casa al mare, sai che se ne hai voglia è lì che ti aspetta, proprio
come l’hai lasciata. (Ho mai avuto una casa al mare? No, ma voglio immaginarla
così).
Prima ho dato una rilettura veloce e ricca di sorrisi
ai vecchi post, e mi sono resa conto di quanto siano cambiate le cose nel modo
della moda in questi otto anni.
Ed è proprio da qui che (ri)parte il mio bisogno di
scriverne: per starle dietro.
C’è una così grande ricchezza di sfilate,
designers, riflessioni su materiali, marketing, sostenibilità, approccio, che è
per me sì un divertimento pazzesco, ma anche davvero una sorta di necessità
quella di dare un ordine al tutto.
Ovviamente dal mio personale punto di vista, e ne
approfitto per sottolineare come negli anni sia anche nato un nuovo criterio
col quale leggere le informazioni: quello del politicamente corretto.
Rileggendo vecchi post mi rendo conto che pur non essendo io una persona tranchant,
riconosco di aver fatto delle affermazioni (superficiali, leggere ecc ecc), ma
che adesso probabilmente porrei in un altro modo, proprio per l’attenzione che
si presta oggi al parlare, scrivere o pensare in modo politicamente corretto.
Ultima cosa, una breve introduzione di me stessa nel
caso qualcuno si stesse chiedendo chi sono: mi chiamo Virginia, ho trent’anni e
sono sarta. Fin da bambina negli anni ’90 il mio divertissement era sfogliare
Postalmarket con nonne e zie scegliendo il look migliore, farmi degli abiti con
asciugamani e mollette con ovviamente sfilata finale, e guardare le sfilate su
Tv Moda presentate da Jo Squillo. Raga ma dove siamo??!! Altro che diretta
Instagram. Comunque, ho poi seguito questa mia passione frequentando una
fantastica speciale magica scuola di Sartoria a Torino (l’Istituto D’alta Moda
Montesano) e lavorando nel settore.
Da poco più di un anno sto utilizzando e accrescendo
la mia formazione di sarta al servizio di un altro settore che mi appassiona
ugualmente da tempo: la tappezzeria/arredo d’interni. Tuttavia il primo amore
non si scorda mai, e dunque eccomi qui. Questa era solo un’assaggio, un
aperitivo del fiume che ho tra le mani e di cui vorrei scrivere, quindi, see
you soon!
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